Paralimpiade e non solo. Di solito ogni avventura ha un inizio ben preciso, e questa narrata inizia nel maggio del 2013, con una telefonata. L’obiettivo per l’Autore era quello di entrare a far parte della squadra italiana di canottaggio per la paralimpiadi di Rio 2016. Da quel momento infatti, ha elaborato l’idea di partecipare con entusiasmo a questa sfida, nonostante avesse già una propria identità sportiva, gareggiando e vincendo nel mondo dei normodotati. Ma la grande forza e solidarietà riscontrata nei primi approcci con questa nuova avventura, lo spirito di gruppo, il non mollare mai, lo hanno convinto ad accettare la sfida. Un libro ricco di parole e immagini, che emoziona, invitando a riflettere. Un percorso lungo tre anni, culminato con la partecipazione alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nella specialità del 4 con di canottaggio. E’ bene anche ricordare tutto l’equipaggio di quella straordinaria avventura, composto dall’Autore, Luca Lunghi, Florinda Trombetta, Tommaso Schettino e Valentina Grassi, oltre a Peppiniello Di Capua nel ruolo di timoniere. Storie, aneddoti, e tantissime altre esperienze toccanti accompagnano il lettore dalla prima all’ultima pagina, per un libro dal contenuto sportivo molto elevato. Libro che ha anche un fine molto particolare, avendo l’Autore deciso di devolvere il ricavato per l’acquisto di attrezzature sportive fruibili da persone diversamente abili.
Fabrizio Biondi