Vespa, i 70 anni di un mito intramontabile, che ha attraversato la gioventù di tre generazioni senza conoscere flessioni, ed è entrato di diritto nella lista di cose indimenticabili da portare intatte dal secolo scorso a quello attuale.
Dal 23 al 25 aprile 2016 vespisti ed appassionati si raduneranno a Pontedera per festeggiare il 70° compleanno
della Vespa, il motoveicolo che Enrico Piaggio brevettò il 23 aprile 1946. Ricco il programma di eventi, con tour, mostre, gare, cene di gala e musica dal vivo e che culminerà con il concerto di Enrico Ruggeri il 24 aprile. Tra le iniziative ci sarà anche la visita guidata allo stabilimento Piaggio che, in occasione del raduno intitolato ’70 anni di Vespa, aprirà eccezionalmente le proprie porte. Le iscrizioni sono già aperte e la modulistica è disponibile su www.vespaclubpontedera.it .di quest’anno, dimostrando che l’amore per il collezionismo può diventare accessibile a tutti.
Una delle regine della manifestazione sarà sicuramente la Vespa 125u del 1953, costruita appositamente per fare concorrenza alla Lambretta, altra icona del post guerra italiano, e messa sul mercato solo con poche migliaia di esemplari, e quindi ricercatissima dai collezionisti e dagli appassionati.
Altro modello cult sicuramente la Vespa 125 Primavera, del 1976, uno dei modelli più diffusi fino all’uscita del mitico “vespone”, la Vespa 125 px.
Il primo modello fu brevettato da Enrico Piaggio il 23 aprile del 1946 e quindi tra poco più di un mese, la Vespa, festeggerà il suo traguardo importante: sarà il compleanno dei 70 anni e Piaggio ha deciso di celebrare nel migliore dei modi la sua due ruote più rappresentativa.
Per il 23, invece, sono previsti due tour in sella alle Vespa: i partecipanti potranno scegliere tra il giro sulle colline della Val d’Era e quello per Pisa con arrivo in piazza dei Cavalieri e in piazza dei Miracoli.
Il 24 aprile ancora un tour sulle colline della Val d’Era, visita al museo, benedizione del vespista in Duomo e parata generale finale in Vespa per le vie della città.
Il 25 aprile, in viale Italia, gli iscritti all’evento avranno la possibilità di sfidarsi in varie prove d’abilità, tra cui la ‘Vespa gimkana’ e la gara di lentezza ‘tartaruga’. Le premiazioni sul palco sono in programma al termine delle sfide a due ruote.
La genesi della Vespa è entrata negli annali: il prototipo, detto “Paperino” per la sua forma bizzarra, non piacque al
patron Piaggio, autore di una prodigiosa riconversione industriale, Affidò dunque l’incarico all’ingegner Corradino D’Ascanio, che presentò al “capo” una strana moto dalla vita molto stretta e dalla parte centrale molto ampia. “Sembra una Vespa”, disse Piaggio. Inconsapevolmente si era consumato uno dei battesimi più felici della storia del Made in Italy.
Da allora la fabbrica di Pontedera ha sfornato un numero enorme di due-ruote; insieme a quelle prodotte in Vietnam e India per i mercati locali (in Occidente, Americhe comprese, circolano solo Vespa fatte a Pontedera) siamo oltre i 18 milioni. Un mezzo di trasporto, certo, ma anche un mezzo di libertà, come la definì Salvador Dalì. Un mezzo capace di conquistare il mercato, ma anche di affascinare grandi artisti che l’hanno dipinta, scolpita, cantata, deformata, reinventata. E’ finita a più riprese sul grande schermo, da “La dolce vita” in poi, è diventata un mezzo da rally, è stata scelta per numerosi giri del mondo, in versione sportiva ha sfidato più volte i record dell’ora.
Fabrizio Biondi