Un caso sempre scottante. Un fatto di cronaca che ancora desta scalpore, viste le componenti che ogni volta entrano in gioco quando si parla di Emanuela Orlandi e della sua sparizione, attuale come non mai nonostante siano passati ormai più di trenta anni. E’ questo il contesto che l’Autrice ha utilizzato per collocare temporalmente la sua opera, contestualizzandola all’inizio degli anni ’80, in un’epoca in cui i rapporti tra Stato e Mafia erano molto stretti, e le organizzazioni malavitose tipo la Banda della Magliana dettavano legge nella capitale, intrecciando il loro affari anche con brigatisti e camorristi. La scomparsa di Emanuela Orlandi costituisce uno dei momenti malavitosi più intensi e difficili della storia d’Italia, sia per il coinvolgimento del Vaticano, sempre restio a questo tipo di pubblicità mediatica, sia per l’intero movimento internazionale dell’ex Corina di Ferro, ormai decaduto. Un libro che ancora oggi fa pensare e invita a riflettere su un rapimento avvenuto nel giugno del 1983.
Fabrizio Biondi