Tempo che passa e non torna. Il romanzo è ambientato nella splendida cornice romana dei giorni di oggi, con descrizioni e ambientazioni molto pertinenti alla storia raccontata. L’Autore affida per la sua storia il ruolo di protagonista al giovane Asi, un adolescente inquieto, abituato nella sua giovane esperienza di vita a dividere la sua giornata in piccoli tratti emozionali, anche forti e intensi, sia che si tratti di amore, sia che si tratti di odio. Una trama scritta in maniera molto diretta, che ci fa vivere quasi in prima persona tutte le vicissitudini del giovane protagonista, fino al punto critico e centrale del racconto, un incidente. Da lì in poi, Asi è quasi come costretto ad una rincorsa continua contro il tempo, unica variabile a cui prima forse non aveva mai pensato, e di cui non aveva tenuto conto. “Il tempo è gratis ma è senza prezzo, non puoi possederlo ma puoi usarlo, non puoi conservarlo ma puoi spenderlo, una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro”…così diceva Harvey MacKay parlando proprio del tempo, e quello perso da Asi dopo l’incidente, ha cambiato parecchie cose sia nelle persone che nei luoghi in cui era abituato a vivere, e difficilmente sarà recuperabile. Un ottimo libro.
Fabrizio Biondi