Giallo… con le spezie. L’intrigo di un giallo, il sapore delle spezie. Già dal titolo, menta e cicuta, si è subito incuriositi da quale collegamento possa esistere tra il sapore fresco e talvolta pungente della menta, e quello letale della cicuta, il falso prezzemolo. E invece la storia sembra guidarci in queste apparenti contraddizioni, con sapienza, fin dall’introduzione del primo personaggio, un carabiniere in pensione, per poi procedere di volta in volta a circondarlo con altre figure sempre ben delineate, tratteggiate e caratterizzate nel modo giusto. Sono tutte inserite in un contesto, il ravennate, ben descritto, quasi si riesce ad assaporarne l’odore nelle descrizioni. La fatale combinazione di quello che solo apparentemente sembra un casuale incidente stradale che porta l’avvocato a tornare in un luogo a lei caro, è il punto di partenza per la scoperta e la riscoperta del padre biologico, con tutto quello che ne consegue con un susseguirsi di emozioni, che porterà la protagonista a scoprire la verità. Emozionante, ben congeniato e soprattutto ben scritto, con una trama avvincente. Un’ottimo libro, da leggere.
Fabrizio Biondi