Dama Bianca da leggenda. Una leggenda suggestiva, narrata e raccontata con i giusti toni, che rende la lettura avvincente e gradevole. L’Autore è riuscito a tessere la sua trama narrando di una giovane e bella ancella che sarebbe stata murata viva a causa della gelosia della sua padrona. Il suo fantasma si manifesterebbe ai componenti della famiglia Collalto vestito di bianco per annunciare gioie oppure di nero per annunciare sciagure. All’inizio del libro, dopo la prefazione, viene illustrato in un’immagine molto ben calibrata il castello nelle sue particolarità, seguito da una breve storia del veneto, per poi passare alla trattazione di Teodorico e del suo castello. Vengono celebrate leggende e castelli, con immagini e note molto chiare, che arricchiscono la trattazione dell’argomento. La storia della dama bianca è molto complessa, e parte dalla lotta tra le due famiglie più potenti dell’entroterra della Repubblica di Venezia: i Da Camino a Ceneda ed i Collalto a Treviso. Entrambi di origine longobarda, questi due casati si dettero battaglia per secoli prima di arrivare alla pace. Questa fu confermata dal matrimonio del conte Tolberto di Collalto con Chiara Da Camino. Bianca era figlia di un dipendente dei Collalto, e fu allevata con i figli del conte. La contessa presa dalla gelosia la fece prima imprigionare nelle carceri e poi murare viva in una torre del castello E’ da allora, secondo la tradizione, il fantasma di Bianca appare alla famiglia Collalto quando sono vicine gioie o catastrofi. Un libro che ripercorre ottimamente questa leggenda. L’unico neo, forse, la grandezza del carattere di scrittura, eccessivamente piccola per permettere un’agevole lettura.
Fabrizio Biondi